Le fasi della compravendita dell’oro sono molto delicate poiché occorre non solo essere informati (sia nel caso del compratore che del venditore) ma occorre anche una tutela essenziale affinché l’acquisto e la vendita siano eseguite a norma di legge e senza inganno alcuno.
Il prezzo dell’oro, sebbene spesso venga divulgato universalmente, cambia in continuazione poiché le sue quotazioni variano, anche molto, durante l’arco della giornata per i volumi e le quantità di scambi che avvengono tra gli operatori di borsa. È la Borsa di Londra che, da quasi un secolo, è l’addetta alla determinazione del prezzo di mercato dell’oro, che viene chiamato in gergo tecnico “fixing dell’oro”. Quando, dunque, si decide di vendere dell’oro usato è giusto innanzitutto capire qual è il prezzo per grammo del metallo che stiamo per vendere.
Occorre ovviamente determinare di che tipo di oro si tratti e soprattutto capire se ci sono, all’interno dell’oggetto da vendere, pietre, meccanismi e quant’altro che vada ad inficiare il peso. L’oggetto deve riportare al suo interno, poi, il punzone ovvero il marchio con inciso il titolo dell’oro. Esso potrà essere 999 per tutti i titoli superiori a 750 mm, 750 per titoli fino a 750 mm e 999 per tutti i titoli di argento. Tuttavia non basta di certo il punzone, che a volte può essere poco leggibile, per poter valutare un oggetto per cui si ricorre ad una prova con dei particolari acidi che riconoscono l’oro e la sua purezza e permettono di poter fare una stima completa sull’oggetto.
Bisogna ricordare che la prima delle fasi della compravendita di oro è la stipula di un contratto tra acquirente e venditore e che i ragazzi minorenni non possono assolutamente vendere l’oro usato. Per stipulare il contratto sarà necessaria, dunque, la carta di identità del venditore dell’oggetto che deve essere, ovviamente, valida. Secondo il decreto legge 201/ 2011 art. 12, il pagamento avviene in contanti fino ad una cifra di 999,99 euro mentre, per vendite più grandi, si effettua bonifico bancario o si può procedere al pagamento tramite assegno bancario.
Dopo aver parlato dei dettagli tecnici occorre, però, dare il giusto spazio al mezzo per eccellenza che permette la compravendita dell’oro ovvero la bilancia.
La bilancia deve essere certificata dalla Camera di Commercio che riesce non solo ad attestare la corretta calibrazione ma può rilasciare un bollino verde che è indice di trasparenza per chi vende dell’oro usato. Il bollino dunque, verrà applicato alla bilancia che avrà due diversi monitor del peso, uno rivolto all’acquirente e uno al venditore. Pesare a casa, su una bilancia di precisione, l’oro prima di venderlo non è affatto una cattiva idea pur tenendo sempre conto che le oscillazioni, seppur minime, possono esserci tra una bilancia e l’altra. Le varie fasi della compravendita dell’oro vanno eseguite con la giusta informazione ed affidandosi sempre a professionisti del settore senza rivolgersi mai a chi offre magari un prezzo più alto senza avere né competenze né professionalità in quello che fa. Si corre il rischio, infatti, che il prezzo più alto attiri il cliente che però vedrà il suo oro calare drasticamente di peso poiché verrà utilizzata una bilancia truccata.
La corretta informazione può partire anche da casa, prima della vendita degli oggetti. Il sito della borsa, infatti, è chiaro e trasparente e permette di vedere in tempo reale la quotazione dell’oro così da non arrivare in negozio impreparati.