Come vendere un anello con zaffiri

Possono essere molti i motivi che portano a vendere un anello con zaffiri, ma il più delle volte succede perché non viene utilizzato. E questo accade per varie ragioni: la sua lavorazione non piace più (o non è mai piaciuta), si tratta di un regalo che non si desidera più tenere con sè o semplicemente non si è abituati a indossare alcun tipo di gioiello.
Qualsiasi sia la ragione, lasciare un anello con zaffiri chiuso dentro un cassetto è un vero peccato. Meglio allora convertirlo in una somma di denaro da utilizzare per quello che si desidera.
Magari anche tu stai pensando di vendere il tuo anello con zaffiri ma non sai in che modo farlo.
Eccoti alcune indicazioni che potrai seguire per poterti muovere con tranquillità e trarre un equo profitto dalla tua vendita.

A chi rivolgerti per vendere il tuo anello con zaffiri

Per cominciare devi valutare attraverso quale canale preferisci affrontare la tua transazione.

Puoi affidarti al web e pensare di effettuare una vendita online, utilizzando uno dei molti siti che si propongono per il ritiro e l’acquisto di oro e gioielli. Se opterai per questa soluzione, dovrai fare molta attenzione a non incappare in possibili truffe, condizioni poco chiare o specchietti per le allodole.

Anche se sceglierai di usare il canale tradizionale per effettuare la tua vendita, dovrai comunque assicurarti di aver scelto un operatore professionista del settore e non lasciare nulla al caso. Potresti infine pensare di gestire autonomamente la vendita tra privati cercando un acquirente locale, ma si rivelerà una scelta che ti porterà via tempo senza garantirti il giusto ricavo dalla tua cessione.

Gli zaffiri visti da vicino

Lo zaffiro è conosciuto e apprezzato soprattutto come pietra blu. In realtà esistono versioni meno diffuse di altri colori, come il giallo, il verde e una varietà rara di tonalità rosa e arancio. Tali colori sono determinati dall’inclusione nel corindone, il minerale che dà origine agli zaffiri, di altri materiali, come ferro, titanio o cromo. Quando la colorazione è di un rosso inteso, ci troveremo di fronte un rubino.

La stessa tonalità blu può variare a seconda della zona di estrazione, determinando un apprezzamento variabile, che si modifica anche nel corso del tempo. Ad esempio la produzione australiana, seppur copiosa, non è mai riuscita ad imporsi a causa di uno scarso gradimento del colore blu troppo scuro.

Troviamo testimonianze degli zaffiri e del loro utilizzo già nelle sacre scritture e, da allora, sono spesso presenti in ambito religioso. Anche Dante ne fece menzione.

Secondo per durezza solo al diamante, oltre che in gioielleria, le varietà meno pregiate di zaffiro vengono utilizzate anche in altri ambiti, ad esempio come abrasivo in mole e carta vetrata, per la produzione della ceramica ma anche in orologeria.

Ancora, la gemma viene spesso utilizzata nella cristallo-terapia come portatrice di pace e serenità e trova un posto di riguardo tra i collezionisti.

Valutazione di un anello con zaffiri

Lo zaffiro si esprime al meglio se esposto alla luce del sole, una fonte di illuminazione incandescente, infatti, può penalizzare la sua luminosità.
A differenza di altre pietre, l’inclusione di altri materiali può dare maggior pregio allo zaffiro. Questo accade quando i filamenti sono disposti in modo regolare fino a generare il caratteristico effetto velluto. Nel caso tali inclusioni creino un effetto ottico a sei raggi, la gemma prende il nome di zaffiro stellato, di grande impatto visivo e di maggior pregio.

Un po’ come succede per le altre pietre preziose, le forma in cui si taglia uno zaffiro ha molta importanza. Quelle più diffuse sono a ovale, a cuscino e rotondo, ma si trovano spesso anche a col taglio a cuore o a smeraldo.

A parità di caratteristiche, le pietre rotonde hanno una valutazione mediamente un po’ più elevata. Infine, gli zaffiri stellati vengono spesso utilizzati nel taglio a cabochon, con base piatta e sommità convessa.
Attualmente quasi tutti gli zaffiri vengono trattati termicamente. Si tratta di un processo che conferisce alla pietra un arricchimento del colore. Tale procedura non compromette il suo valore in quanto comunemente accettata, anche se uno zaffiro perfetto e non trattato, in quanto molto raro, può raggiungere quotazioni molto elevate.
Esistono anche degli zaffiri di sintesi, creati cioè in laboratorio, immediatamente riconoscibili da un occhio minimamente allenato e che trovano principalmente utilizzo in orologeria.